Progetto STEM

L’ acronimo STEM deriva dall’ inglese e si riferisce alle discipline accademiche delle scienze, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica. La sigla STEM va oltre la semplice funzione classificatoria dell’insieme delle materie scientifiche ma indica un nuovo approccio educativo basato su una didattica e un apprendimento di tipo interdisciplinare che tende ad eliminare le barriere tradizionali tra le discipline scientifiche e le discipline umanistiche e sociali. I riferimenti teorici che aiutano lo sviluppo di questo approccio comprendono in particolare le metodologie inquiry based learning (IBSE), il problem solving cooperativo, la didattica laboratoriale e l’applicazione del metodo scientifico sperimentale. Quando si parla di discipline STEM non si fa riferimento, dunque, semplicemente, all’insieme delle materie scientifiche, ma ad una nuova filosofia educativa che si serve dell’educazione scientifica per fornire una soluzione ai problemi di una realtà che è sempre più complessa e in costante mutamento. L’approccio STEM parte, infatti, dal presupposto che le sfide che la modernità pone a studenti e insegnanti non possono più essere risolte con l’apporto di un’unica disciplina. Al contrario, è necessario un approccio interdisciplinare, in cui le abilità provenienti da discipline diverse si contaminano e si fondono in nuove competenze. Proprio per evidenziare il pensiero creativo e transdisciplinare negli ultimi anni all’acronimo STEM si è aggiunta la A di arte (STEAM).

Il gruppo di lavoro STEAM ha come obiettivo a breve termine di progettare e sviluppare moduli pluridisciplinari integrati tra scienze naturali, matematica, fisica ed informatica da proporre nei rispettivi dipartimenti e realizzare nelle singole classi a partire dalla classe prima.   L’obiettivo a medio termine è quello di progettare e sviluppare moduli pluridisciplinari con il coinvolgimento anche delle discipline artistiche, storico-filosofiche, letterarie e linguistiche.